25 febbraio 2019

#24 Recensione

Buon lunedì, lettori^^
Oggi vi parlo di un libro tanto apprezzato e, che finalmente ho letto^_^

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Titolo: Forse un giorno
Autore: Colleen Hoover
Genere: romanzo rosa
Prezzo: 5,86€


Trama:
Sydney Blake, un’aspirante musicista di vent'anni, ha una vita invidiabile: frequenta il college, ha un buon lavoro, è innamorata del suo meraviglioso ragazzo Hunter e convive con la sua migliore amica Tori. Ma tutto cambia quando scopre che Hunter la tradisce con Tori. Ora Sydney deve decidere che ne sarà della sua vita. È attratta da Ridge Lawson, il suo misterioso vicino. Non può staccargli gli occhi di dosso e non può fare a meno di starsene ad ascoltarlo mentre suona la chitarra sul balcone della sua stanza. La sua musica le dà armonia e vibrazioni. E anche Ridge non può far finta di ignorare che c’è qualcosa in Sydney: a quanto pare, ha trovato la sua musa. Quando, finalmente, si incontrano, scoprono di avere bisogno l’uno dell’altra…

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Cosa ne penso^^..
Prima o poi anche io dovevo cadere nelle reti di questa autrice xD e sono contenta di aver letto questo libro per iniziare a conoscerla. Ammetto, però, che arrivata al 30% volevo accantonare la lettura, perché non mi stava coinvolgendo come speravo e, siccome un libro non si può giudicare da così pochi capitoli letti, ho proseguito..
La storia d’amore che ci ritroviamo ad affrontare, penso che sia tra le più dolci e romantiche di cui abbia mai letto.
Tutto inizia con Sydney: dopo aver saputo di essere stata tradita dal fidanzato, si ritrova a dover cercare un posto in cui stare. Ed è qui che la sua vita avrà una svolta decisamente notevole: arriverà in suo soccorso il vicino di casa Ridge, quello stesso ragazzo che Sydney, fino a qualche pomeriggio prima, lo ascoltava suonare la chitarra, e lei aspirante musicista, assecondava le vibrazioni di quello strumento, ignara di ciò che la vita aveva in serbo per lei.
So benissimo che i tradimenti non sono un comportamento accettabile in una coppia, vuol dire che non si ha nemmeno un po’ di rispetto verso la persona con cui si sceglie di stare. Per Sydney, questa infedeltà, le ha dato la possibilità di rendersi conto che molto spesso sono le persone che ci stanno accanto, a ferirci di più. E che allontanarsi da tale negatività, non può che far bene, da un lato. Soprattutto se questa esperienza, la porterà ad imbattersi in un amore che non ha mai avuto eguali.
Ridge, diventa così, l’eroe di Sydney. La invita a trasferirsi nel suo appartamento, che condivide insieme a Warren e Bridgitte; due personaggi strani ma che danno alla storia un po’ di umorismo in più. Non che non ci sia, perché lo stile dell’autrice è divertente al punto giusto, per questo la narrazione risulta molto leggera e scorrevole. La parte fondamentale di questo romanzo, è senz'altro il legame che instaurano i due protagonisti. Provano l’uno per l’altra quell'affetto che sembra quasi impossibile percepire, nonostante si ha già qualcuno accanto. Ma a volte, non è così facile rendersi conto di quanto i sentimenti siano così coinvolgenti e diversi da quelli cui siamo abituati a provare. Per questo motivo, Ridge, nonostante sia legato sentimentalmente a Maggie da tanti anni, prova in tutti i modi di far ragionare il suo cuore. Ma Sydney, lo comprende come nessuno ha mai fatto, lo ascolta e si ascoltano come se fosse la prima volta. Compongono la melodia di un amore che nasce senza bussare, scrivono di un rapporto che forse un giorno potrà suonare una musica diversa. Si ritrovano davanti ad un sentimento che li metterà a dover scegliere per il bene di entrambi. Un cuore la cui metà appartiene già a qualcuno, non può essere messo in disparte. O forse si? Così inizia questa turbolenta convivenza fatta di tanti “se e ma” messi in primo piano da ciò che Sydney ha vissuto in primo piano e, per tale motivo, non vuole per nessun motivo ferire Maggie, facendole ciò che lei stessa ha subito.
Nei mesi che passano insieme, Sydney e Ridge, hanno tanto da imparare, da entrambi. E tutto ciò che viene descritto è dolce, non smielato. È dolce come quell'amore più sincero di cui si sentirà parlare, ma allo stesso tempo in grado di ferirli, perché anche un semplice abbraccio non dato, diventa un gesto che entrambi non possono permettersi di dare e ricevere.

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In questo caso, la musica, li aiuterà ad alleviare un po’ quel piccolo dolore che avvolge i loro cuori. E mi piace che essa venga messa così in primo piano: è capace di guarire qualsiasi stato d’animo, quando ne si ha più bisogno. La musica ha unito questa giovane coppia, li ha accolti tra le sue vibrazioni per far sì che entrambi fossero sulla stessa lunghezza d’onda, uguali, di fronte a ciò che Ridge lo rende diverso da Sydney. Ma la musica ha anche il grande potere di non far sentire nessuno diverso nella sua singolare diversità. Di fronte a delle melodie, siamo tutti uguali, proprio come Sydney e Ridge. Proprio come loro, che riescono a mettere da parte l’ostacolo che impedisce a Ridge di vivere appieno le giornate e, nonostante la sua diversità, nulla gli impedirà di abbattersi, non finché avrà accanto a sé quell'amore che lo aiuterà ad essere trattato come un uomo come Ridge, merita di essere trattato. In senso positivo, ovviamente perché il suo personaggio è dolce, determinato e merita di vivere una vita, ed una storia d’amore, come la canzone Maybe one day.




Forse un giorno, oltre ad essere un romanzo d’amore, è anche un inno alla vita. Ve ne accorgerete leggendolo, e constaterete che l’amore vero capita una sola volta nella vita, e che arriverà sempre quando meno lo si aspetta. Ridge, vi insegnerà a non arrendersi mai. Sydney, vi farà ricredere nell'amore, nonostante le ferite. E insieme vi aiuteranno a non smettere mai di canticchiare o suonare, quella melodia che fa vi farà bene al cuore, per sempre.

Assegno:


                                                                         🌟🌟🌟🌟

 

E voi, avete letto questo libro?
Buona giornata librosa e al prossimo post 🌸😊✨💜📚😍

18 febbraio 2019

#23 Recensione

Buon lunedì, lettori^^

Oggi vi riporto la recensione di un libro che ho letto qualche settimana fa:

 

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Titolo: L’ultima canzone


Autore: Nicholas Sparks


Genere: romanzo rosa


Prezzo: 8,17


 

Trama:

Veronica Miller, detta Ronnie, ha diciassette anni, vive a New York, frequenta i club più trendy della città e crede di essere una ragazza indipendente. Fino a quando si ritrova a passare l'estate nel North Carolina, con il padre Steve, ex insegnante di pianoforte e concertista, che ha abbandonato la famiglia ormai da tempo. Ronnie lo detesta, non vorrebbe più avere niente a che fare con lui, ma sua madre ha preso una decisione irrevocabile: spedirla insieme al fratellino Jonah tra le braccia di quel padre quasi sconosciuto, in uno sperduto paesino della costa orientale. Dove il massimo divertimento è pescare e fare surf. Ronnie è convinta che quella sarà la peggiore estate della sua vita. Eppure... Eppure, Steve è sempre il padre che le ha insegnato ad amare la musica, e che ha scritto per lei le canzoni più belle. Eppure, conoscere Will, l'ultima persona da cui credeva di poter essere attratta, significa vedere il mondo con occhi nuovi. Con lui, Ronnie vive esperienze che a New York non aveva mai nemmeno immaginato, come sorvegliare per tutta la notte un nido di tartarughe marine e contemplare in silenzio il calare del sole sulla linea dell'orizzonte. Così, quasi senza rendersene conto, si ritrova perdutamente innamorata, per la prima volta nella sua vita.

 

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Cosa ne penso^^..

I regali di Natale  sono sempre ben accetti, soprattutto quando stili una lista di cinque probabili letture e, chi ti conosce bene, ti regala esattamente il libro del tuo autore preferito.

L’ultima canzone ha i suoi pro e contro, come del resto tutti i libri in cui mi imbatto. Questa storia non parla solo di Ronnie e Will, ma soprattutto di Ronnie e di suo padre: un rapporto che con gli anni si è inclinato, sfociando poi in risentimenti, che soprattutto alla fine, accompagneranno la protagonista a far di più, per questo padre che per anni è stato assente.Un’assenza che non è stata di certo facile accettare da entrambi i nostri personaggi. So quanto sia difficile una separazione e, viverla da figlia, non è stata una cosa che ho affrontato con leggerezza.

Ronnie non accetta la situazione, smette di suonare, di rispondere alle lettere del padre. Si chiude in se stessa senza rendersi conto del vero motivo per cui i genitori decidono di non stare più insieme. Così, quando la nostra protagonista si ritrova faccia a faccia con il problema, l’unica cosa che riesce a fare è andare via. Stare il meno possibile a contatto con il padre, uscire e rientrare la sera tardi, sperando che tutto taccia, senza dover parlare con il padre. Ho interpretato ciò, come un capriccio di un’adolescente, ma durante la lettura mi sono accorta di quanto lei sia abbastanza intelligente, da non riuscire a mettere da parte quella rabbia che da tanti anni porta con sé. Ronnie è testarda, ma è solamente un guscio che l’avvolge per non mostrare quanto realmente sia umana e buona.

L’autore in questo romanzo, mette in discussione il rapporto padre/figlia  perché l’amore non esiste solo sotto forma di coppia, ma anche del legame tra un genitore e il proprio figlio. Ed in questo racconto ho potuto constatare quanto possa essere difficile fare il padre, perché non è facile decidere cosa possa essere giusto o sbagliato. Non è facile prendere i propri effetti personali e ricominciare da zero, senza avere i propri figli accanto. Non è facile sorridere quando si ha un’ultima possibilità da condividere con la propria figlia e, cercare di far finta di niente, di accettare gli errori, di tacere quando si vorrebbe dire che quello che si fa è sbagliato. Ma ciò che invece fa il padre di Ronnie, è trattarla come ha sempre fatto, facendole passare a poco a poco tutta la rabbia che ha verso di lui, per farla rendere conto che nonostante gli anni passati senza parlarsi, l’indifferenza, non ha cambiato di certo il suo amore per lei. Quell'amore che solo un papà riesce a trasmettere ad una figlia.

Ciò che Sparks vuole comunicare tramite questo suo romanzo, è che la vita è troppo breve per portare rancori profondi, perché ciò comporta una lacerazione dell’anima così intensa, che poi sarà quasi impossibile perdonare noi stessi per ciò che non siamo riusciti a fare. So che c’è una storia d’amore in questo libro, ma per una volta volevo soffermarmi su un altro tipo di rapporto, per capire che a volte, quando ce l’abbiamo tanto con qualcuno, dovremmo pensare un po’ più ai momenti felici passati insieme, che quelli bui. Perché solo così potremmo essere delle persone con un animo decisamente un po’ più buono, di quello che già, il nostro cuore possiede.

Ed è ciò che Ronnie ha fatto, nonostante ci abbia messo un po’ per capirlo. È riuscita a recuperare il rapporto con il suo papà, ricucendo piano piano quelle piccole ferite che stavano lacerando il suo giovane e buon cuore. Questi tagli si sono ricuciti anche grazie a Will, il suo primo amore, che nonostante le piccole avversità che la vita porrà loro, riusciranno a ritrovare quel percorso andato perso per un po'.

Ammettiamolo, l'amore di cui l'autore racconta in ogni sua storia, è sempre quello che vorremmo nella nostra vita: vero, passionale, con litigi burrascosi che alla fine non possono far altro che attenuarsi, perché l'amore vero non è fatto solo di giornate allegre e sorrisi. E' quello dove ogni giorno, una coppia, lotta per portare avanti l'amore che li ha scelti ed uniti, diventando una cosa sola. Ed anche se Will e Ronnie sono nel fiore della loro gioventù, un amore del genere capita sola una volta nella vita, e sono contenta che il loro legame sia rimasto unito nonostante le avversità che la vita ha imposto loro.

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Anche questa volta il caro Sparks ha fatto centro, nonostante abbia trovato la narrazione un po’ lenta e, a volte un po’ semplice. Ma è proprio grazie alla sua semplicità e voglia di conoscere di più questa storia, se sono riuscita a proseguire, soprattutto per farmi ricredere ancora una volta di questo grande autore di romanzi rosa: riesce a mettere per iscritto la vera essenza di ogni rapporto, le vere emozioni di una qualsiasi persona umana, su questa terra.

Devo ammettere che non è tra i miei libri preferiti, ma ve lo consiglio ad occhi chiusi.

 Assegno:


🌟🌟🌟🌟


Avete letto questo libro o visto il film?

Fatemi sapere^^ Nel frattempo vi auguro una buona giornata librosa 📚💜✨😊🌸

14 febbraio 2019

#22 Recensione

Buon giovedì, lettori^^

Finalmente ritorno a scrivere sul blog e, vi beccate anche una recensione*0*

Ringrazio la Fazi per avermi dato l'opportunità di leggere questo libro

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Titolo: La Musa degli incubi


Autore: Laini Taylor


Prezzo: 12,75€


Data d'uscita: 14 febbraio 2019


Genere: Fantasy


Trama:

La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l’unico capace di fronteggiare l’oscura Minya, animata dall'implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l’esperienza le ha insegnato che l’odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l’odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli?

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Cosa ne penso^^..

Nel giorno di una festa, diventata ormai più commerciale che altro, dove l’amore si dimostra solo con peluche e cioccolatini, vi parlo de “ La Musa degli incubi” un libro attesissimo per chi, come me, ha amato Il Sognatore.
Da oggi, infatti, il libro sarà disponibile in tutte le librerie. Io ho avuto l’onore di leggerlo in anteprima, ma ho dovuto aspettare questo giorno per pubblicare la recensione^^ Ed ecco il mio modo alternativo per augurarvi un felice S. Valentino.
Se non avete letto il primo libro, vi lascio il link diretto senza spoiler: recensione Il sognatore

La storia si era interrotta con un colpo al cuore per noi lettori, lasciandoci con il fiato sospeso, immaginando solo cosa potrebbe essere successo ad un personaggio tanto amato e alla città di Pianto, insieme a tutti gli altri personaggi. E diciamo anche che le fan art non hanno aiutato più di tanto la voglia di sapere.
La Musa degli incubi è stata una lettura magica, arricchita dallo stile poetico dell’autrice, rendendo ogni scena, ogni colpo di scena, vivido e chiaro nella mia mente. Anche qui, come era successo con il primo capitolo, gli eventi scorrono un po’ lentamente, riprendendo la carica solamente dopo metà libro. Ciò non vuol dire che sia stata una pessima lettura, anzi, ha fatto sì che tutto ciò mi aiutasse nel proseguire con il racconto.
Tutto riprende con Minya, la terribile ragazzina intrappolata nel corpo di una bambina di sei anni, incapace di provare emozioni amorevoli nei confronti degli altri dèi, soprattutto verso Sarai, la cui vita è appesa ad un filo: il filo che Minya tiene teso verso di lei, incurante di ciò che la dea dalla pelle blu possa provare e desiderare. Per questo motivo, nella prima parte del racconto, questo personaggio è ancora più “odioso” , ingestibile e presuntuoso. Tutto ciò porterà a prendere dei provvedimenti, cercando di mettere da parte questa bambina, affievolendo la sua rabbia solo nel sonno. Infatti, verrà incastrata cadendo in un sonno profondo, dove la Musa degli incubi cercherà di entrare nei suoi sogni, per capire cosa spinga Minya ad essere così crudele e provare a farla uscire da questa situazione di rabbia perenne, pura.

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Questa parte è molto importante per capire alcuni punti rimasti in sospeso nel primo libro. Entrerà in scena Nova, una ragazza che aveva ben chiare le idee sul suo futuro: voleva essere una maga-soldato insieme alla sorella. Un sogno andato in mille pezzi più di duecento anni fa, facendo crescere dentro di sé solo tanta vendetta per tutto ciò che non era andato nel verso giusto. Tale azione porterà scompiglio e paura alla Fortezza, mettendo in pericolo ogni persona mortale e non. L’evolversi della storia, da questo punto in poi, l’ho trovata molto più coinvolgente perché mette in chiaro pezzi mancanti di questo mondo Fantasy, come la verità su quella fatidica notte dove Eril-Fane diventa lo Sterminatore di Dèi, il vero volto emotivo delle Ellen... tanti piccoli tasselli che mi hanno aiutata ad apprezzare ancor di più questo ultimo capitolo, facendomi amare questo genere, perché l’autrice è riuscita a creare avvenimenti in grado di rivoluzionare la storia, facendomi rendere conto che chi ha del male dentro di sé, ha solamente un mare pieno di incubi in cui annegare, capace di far cambiare radicalmente il carattere e la visione di un essere immortale o mortale.

Che gli incubi e i tormenti che oscurano l’anima andranno via solo se si ha, nel profondo del cuore, un po’ di bontà, riuscendo a dare una possibilità ad una città distrutta, ad un uomo pieno di rimpianti, ad una ragazzina intrappolata nel corpo di una bambina di sei anni, a dei ragazzi che vogliono una volta tanto quella serenità e stabilità che non hanno mai avuto. E facendomi rendere conto che, chi sembrava dolce e gentile, era solamente un burattino, il cui filo era nascosto dal loro vero essere: crudeli e senza cuore.
La Musa degli incubi è una storia che ha sì un lieto fine, ma è stato reso tale solo da chi ha cercato di mettere da parte la vendetta e i brutti sogni, facendo sì che nonostante il dolore e le sconfitte, i nostri Lazlo e Sarai abbiano trovato il modo di vivere uno accanto all'altra.
Nonostante le avversità, ogni singolo personaggio di questa duologia ha dato speranza a quei sogni che per troppo tempo erano rimasti chiusi in ognuno di loro, in una città e Fortezza, forgiati da incubi che impedivano loro di trasformarli in felicità.
Consiglio questa piccola saga a chi ha voglia di immergersi in un mondo dove i sogni possono rivelare le nostre più grandi paure, i desideri più profondi del cuore, ma che nulla potrà toglierci la forza di superare quegli incubi che oscurano la nostra anima.

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Assegno cinque stelline, perché Lazlo e Sarai, così diversi ma così uniti, sono riusciti a saltare quell'ostacolo che solo il mondo Fantasy è in grado di vincere.

Fatemi sapere, se voi, amanti del genere Fantasy, avete apprezzato questa duologia😍

Buona giornata e al prossimo post ✨💜😍📚