31 agosto 2020
#Piccoli angoli librosi
29 agosto 2020
#Segnalazione librosa
Buon sabato lettori ✨
Oggi vi segnalo il libro di Carmen Laterza 😊
Oggi vi segnalo il libro di Carmen Laterza 😊
Titolo: I ricordi non fanno rumore
Autrice: Carmen Laterza
Genere: narrativa contemporanea
Editore: Libroza
Pagine: 276
Prezzo: eBook 4,99€ - cartaceo 18,00€
domani, tutti sono presi da una febbrile agitazione: la padrona di casa, che
vuole fare bella figura con i propri ospiti; la cuoca, che deve organizzare la
spesa e imbastire un menu; la cameriera, che deve preparare e servire in
tavola; ma soprattutto Bianca perché, ancora una volta, potrà spiare i vestiti
eleganti, i gioielli, i gesti raffinati e sognare di diventare anche lei, un giorno,
una vera signora.
Bianca è una bambina allegra e vivace e vive con sua madre Giovanna in casa
dei signori Colombo, presso i quali la madre fa la cameriera. La vita di Bianca
è fatta di cose semplici: le torte della cuoca Ida, le confidenze con l’amica
Maria, le fantasticherie sul padre mai conosciuto e morto da eroe nella Guerra
d’Africa, e soprattutto la presenza rassicurante e affettuosa della madre. Lo
scoppio della Seconda Guerra mondiale, però, travolge gli equilibri familiari:
Milano è colpita da bombardamenti devastanti e l’elegante palazzo di città
non sembra più essere un luogo sicuro.
Bianca lascia dunque Milano e se ne va con la madre nelle campagne del
Pavese, dalla zia Augusta, dove pensa di poter cominciare una nuova vita. E
invece Bianca scopre ben presto che per sfuggire alla guerra non basta tenersi
lontano dalla violenza, scappare un po’ più in là, salire su un carro e poi su un
altro, superare le colline, accettare la miseria infame: la guerra è ovunque
intorno a lei, acuta e incombente, fuori e ancora di più dentro casa.
Sullo sfondo di un’Italia divisa tra due guerre, quella ufficiale degli eserciti e
quella clandestina dei partigiani, Carmen Laterza mette in scena una
straordinaria parabola di formazione e resilienza, una storia in cui l’innocenza
e la spensieratezza dell’infanzia lasciano il posto alla consapevolezza dell’età
adulta e in cui, ancora una volta, il messaggio di rinascita e speranza è affidato
a figure femminili profonde e indimenticabili.
Per Bianca l’unica possibilità di sopravvivere è rendersi autonoma, imparare a
contare solo su se stessa, anche quando lasciarsi andare alle cure altrui
potrebbe sembrare più facile e rassicurante. Ma per riuscirci Bianca è
costretta a mettere in discussione le proprie convinzioni sui rapporti familiari,
sulle regole sociali e sulla verità della propria memoria.
Perché i ricordi, che si tratti di quelli privati di una famiglia o di quelli
collettivi di una società, sembrano vecchi abiti appesi in un armadio che
nessuno apre più, cimeli di un passato lontano, da rievocare solo in momenti
di nostalgia. E invece, quando poi emergono richiamati dalle svolte
impreviste della vita, si rivelano per quello che sono: compagni silenziosi e
discreti del nostro cammino, che determinano – in modo per noi
inconsapevole ma inevitabile – la rotta delle nostre scelte.
E così, nel gioco di rimandi continuo tra la nostra memoria e l’interpretazione
che di volta in volta ne diamo, di fronte agli snodi cruciali della vita i ricordi
del passato segnano la via del nostro futuro e, come una bussola interiore, ci
guidano così: senza fare rumore.
Nata e cresciuta a Pordenone, dove vive tuttora con il marito, Carmen
Laterza è laureata in Lettere a indirizzo musicologico e diplomata in
Pianoforte. È stata bibliotecaria, insegnante di pianoforte, critico musicale,
addetto stampa e segretaria di redazione, poi per molti anni insegnante di
Italiano nelle scuole Medie e Superiori della sua provincia e infine Dirigente
Scolastico.
Lasciata la pubblica amministrazione, da anni lavora a tempo pieno come
editor, ghostwriter e writing coach. La passione per la scrittura, infatti, l’ha
rapita fin da quando era piccola e negli ultimi venticinque anni, oltre a
scrivere per se stessa, ha scritto e corretto per gli altri testi di ogni tipo.
Nota sui social con il nome di Libroza, ha fondato e gestisce l’omonima
agenzia di servizi editoriali. Cura personalmente il blog Libroza.com, dedicato
alla Scrittura Creativa e al Self Publishing, argomenti che affronta anche in
due podcast tematici e nel suo canale YouTube.
Come scrittrice indipendente ha autopubblicato dapprima il saggio
musicologico I duetti d’amore nelle opere di Giuseppe Verdi, poi i romanzi L’amore
conta (premiato in 17 concorsi letterari) e Alice non lo sa (premiato in 24
concorsi). Per le Edizioni Wide ha pubblicato il manuale Stai calma e scrivi il tuo
romanzo.
Buona serata librosa 🌷🌞🌷🌞🌷🌞
24 agosto 2020
#Piccoli angoli librosi
21 agosto 2020
#40 Recensione
Dopo la mia tappa per il Blog Tour di Crescent City - La casa di Terra e Sangue, è giunto il momento della recensione 😊
Titolo: Crescent City - La casa di Terra e Sangue
Autore: Sara J. Maas
Genere: Fantasy
Pagine: 708
Trama:
Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d'arte e di notte passa da una festa all'altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l'imputato è finalmente dietro le sbarre ma i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all'unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l'assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà. Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero. Il dolore della perdita, il prezzo della libertà e il potere dell'amore sono i temi principali de "La casa di terra e sangue", il primo romanzo di questa serie fantasy di Sarah J. Maas, che mescola romanticismo e suspense.
Cosa ne penso^^...
Se conoscete già l'autrice per aver letto Il trono di Ghiaccio e La trilogia de La corte di rose e spine, saprete già che il modo in cui si approccia con il genere Fantasy è molto particolare, e indicato ad un pubblico più "adulto", quindi: definiamo Crescent City un New Adult.
Anche questa saga è popolata da Fae, e Bryce, la protagonista, è una mezza Fae. Ma ci sono altre creature che adesso vi elenco:
Ciò che rende accattivante questo primo volume di Crescent City è senz'altro il mistero che si intreccia alla vita di Bryce, portando dei risvolti non indifferenti alla narrazione. Infatti la nostra protagonista, al ritorno di una serata alquanto movimentata, scopre che la sua migliore amica ed il suo branco di lupi, sono stati uccisi. Da quel momento in poi, la vita di Bryce non sarà più la stessa. A questo punto della narrazione, c'è un salto temporale di due anni e il Governatore di Crescent City ordinerà a Bryce, con l'aiuto di un angelo, di risolvere il caso che ha coinvolto la sua amica. Hunt Athalar è l'angelo che affiancherà la nostra protagonista nelle indagini; si ritroveranno ad interrogare creature magiche, a fare di tutto purché salti fuori la verità. La mezza Fae e l'angelo vivranno per un periodo sotto lo stesso tetto, visto che Hunt non solo l'aiuterà nelle indagini, ma la sorveglierà costantemente, dato che in città ci sono ancora omicidi e non si sa chi possa essere il reale colpevole di tutto ciò. Angeli, Fae e mutaforma si ritroveranno a collaborare per scoprire cosa si cela dietro a tutto questo.Ciò che caratterizza questo primo romanzo è senz'altro l'amicizia: il rapporto tra Bryce e Danika è tra le cose che ho più apprezzato durante la lettura. E' una di quelle amicizie che capita molto raramente, andando perfino oltre la morte; Danika riuscirà ad essere presente per Bryce, aiutandola a gestire le indagini, insieme ad Hunt.
Questa citazione che ho voluto condividere con voi, la trovo non solo bellissima, ma anche azzeccata, se dovessi descrivere La casa di Terra e Sangue con una sola citazione! Ho apprezzato molto questo aspetto perché l'amore non composto solamente dall'amare il proprio compagno/a ma avere così tanto a cuore un'amico da aiutarlo e salvarlo, in modo silenzioso ed eccezionale, come ha fatto Danika con Bryce. Questa storia ha talmente tanti colpi di scena e rivelazioni che mi hanno catturata piano piano, ed è per questo che nonostante le prime quattrocento pagine non siano state eccezionali, confusionali e con troppe descrizioni su tutto questo nuovo mondo, il fatto che sia un fantasy/giallo, l'ho trovato strepitoso, forse perché è il mio primo approccio con questo tipo di storie, ma rendono sicuramente Crescent City accettabile da chi ama il giallo e vorrebbe iniziare un fantasy. Attenzione però: come vi ho già accennato all'inizio è un NA, quindi con un linguaggio non propriamente adatto ai più giovani. Per quanto riguarda questo punto, ho fatto fatica a leggere certi dialoghi e descrizioni semplicemente perché preferisco storie con un lessico più soft. La Maas è stata decisamente geniale a trascrivere in modo avvincente le vicende più sconvolgenti del romanzo, perché fondamentali per la storia. Il world-building non è chiarissimo, ma tutto il resto mi è piaciuto molto. Mi è piaciuta la storia e come è riuscita a svilupparla e di come molte creature delle altre Case, avranno un ruolo importate per le indagini che Bryce e Hunt dovranno risolvere. Anche questa volta ho apprezzato molto il personaggio maschile, come lo era stato per La corte di rose e spine. Hunt Athalar, un angelo antico dal passato burrascoso, ma nonostante sia un tipo tosto, non si può non amarlo. Il suo carattere e modo di pensare cambieranno, dopo aver trascorso del tempo con Bryce. Anche Bryce mi è piaciuta molto come personaggio femminile: è molto determinata e nonostante il lutto è riuscita ad andare avanti con la propria vita e a cercare a tutti i costi il colpevole dell'omicidio della sua più cara amica. E posso assicurarvi che certe rivelazioni vi lasceranno senza parole!Adoro la Maas e ciò che crea, e se amate questo genere di letture, non posso non consigliarvi di leggerlo 😊 Crescent City - La casa della Terra e del Sangue è sicuramente ricco di dettagli, passione e vendetta, ma il vero punto toccante di questa storia è la rinascita...e l'amicizia.
Fatemi sapere se lo leggerete 😊
Buona giornata librosa 💜📚🌸✨🙃
19 agosto 2020
#Lelettriciesaurite - Booktag
🌻 Primavera:
🌞 Estate:
🍂 Autunno:
❄️Inverno:
10 agosto 2020
#Piccoli angoli librosi
✨ Tutto è possibile grazie all'amore ✨
Buon pomeriggio lettori ✨
Ormai Crescent City è uscito già da un po', ma volevo mostrarvi la costina perché è troppo bella 😍
Quando scegliete un libro, anche per voi l'occhio vuole la sua parte e quindi, acquistate un libro per la copertina? Io lo faccio spesso, e il più delle volte ci azzecco.
Ma adesso parliamo del personaggio che più vi è piaciuto, e perché proprio Hunt? 🤣
A parte gli scherzi, fatemi sapere cosa ne pensate di questa nuova storia 😍
Buona giornata librosa 🍉 🌞🍉🌞🍉🌞
4 agosto 2020
#Segnalazione librosa
Oggi vi segnalo il libro di Sabrina Pennacchio, disponibile dal 10 agosto 😁💜📚
Titolo: The Devil and The Lady
Data uscita: 10 Agosto 2020 in E-Book ( su Amazon Kindle e Unlimited) e in Cartaceo ( su Amazon e nelle librerie Giunti al Punto )
Autore: Sabrina Pennacchio
Pagine: 100
Formato: E-Book e Cartaceo
Editore: Amazon
Collana: Urban Fantasy
Prezzo: 2,99€ e-book / 8,50€ versione cartacea
Trama:
L’anima… la parte più candida di noi… una singola pennellata, più scura delle altre, può davvero bastare a marchiarla per sempre?
«Ego vocare vobis, Mephisto. Tibi respondere, ut mihi vocant, e questo dovrebbe risolvere tutto? Quanto sei sciocca, Aleyn.» Nel momento in cui portò le falangi ad asciugarsi le lacrime, però, le fiammelle dei lumi ondeggiarono sino a spegnersi completamente, lasciandola nella totale oscurità.
Se Egli avesse dovuto descriverlo, probabilmente non avrebbe saputo farlo.
Finché qualcuno non chiamava il suo nome, poteva concedersi quell'ozio del corpo e delle forze che secondo dopo secondo si rigeneravano, come un neonato che si lasciava nutrire dalla madre, ancora rinchiuso nel suo grembo. E poi, eccolo, arrivava il momento propizio in cui veniva chiamato, in cui poteva abbandonare il suo personale limbo, per essere scaraventato nuovamente in quell'agonia umana che lui avrebbe plasmato a suo piacimento, fino all’attimo in cui l’anima dannata sarebbe divenuta un ente perfetto che l’avrebbe sfamato.
Quella voce femminile arrivò dapprima come un lieve sussurro alle sue orecchie, un mormorio carico d’incredulità che fece aprire di scatto i suoi occhi cremisi. Le labbra si curvarono in un ghigno e si lasciò condurre da quella frase che era diventata, ormai, la liberazione e la condanna di colei che l'aveva pronunciata, neanche credendoci davvero. Era ciò che preferiva: accogliere le
evocazioni di coloro che erano scettici, mostrando il vero terrore per la stupidità che li aveva condotti da lui.
Il buio fu la prima cosa a cui dovette riabituarsi ma non ci mise molto: lasciò che la sua figura galleggiasse per qualche istante a mezz'aria prima di far sbattere le grandi e maestose ali nere che fecero riaccendere, una ad una, tutte le candele presenti nel posto dov’era stato condotto. A guardarlo vi erano gli occhi verdi di una giovane donna.
Il Diavolo, così lo conoscevano i mortali, poggiò con delicatezza i piedi proprio al centro di quel cerchio che lei sembrava essersi tanto impegnata a disegnare e la guardò, socchiudendo appena le palpebre. «Sei stata tu ad avermi evocato?»
Estratto dal capitolo 7°:
«E quali sarebbero?» era la prima volta che gli si ritrovava così vicina, tanto da poter notare le sfumature cremisi del suo sguardo. Era bello, Samael, degno della nomea che portava, eppure non era sano che il cuore iniziasse a battere così forte per la sua vicinanza.
Il Tentatore.
Il Peccato personificato.
La fine per la tua anima.
Era già tanto che in quel periodo passato insieme lei non gli fosse caduta tra le braccia come spesso si diceva: dona l’anima al Diavolo e gli avrai donato tutto te stesso.
Era un matrimonio col Demonio.
Sull'autrice:
Facebook: Sabrina Pennacchio [ http://www.facebook.com/sabrinapennacchioscrittrice ]
Instagram: pennacchio.sabrina
Twitter: @WriterSabrina
WixSite: [ https://sabrinapennacchio.wixsite.com/website]
DanteBus: @WriterSabrina
Universalmessagebook: Sabrina Pennacchio