20 settembre 2019

#32 Recensione

Buon venerdì, miei cari lettori ✨

Dopo qualche mese di riposo dalle recensioni, oggi voglio parlarvi di un libro che ho concluso ieri e, ringrazio molto la Rizzoli, per avermi inviato il libro 😊

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Titolo: L'opale perduto


Autore: Lauren Kate


Genere: Narrativa straniera


Prezzo: 9,99€ eBook - 15,30 cartaceo



Trama:

È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto… Dopo il successo mondiale della saga di Fallen, ecco il nuovo romanzo di Lauren Kate: la storia di un amore ostacolato, in una Venezia magnifica e crudele, città delle maschere, luogo perfetto dove nascondere, fin che si può, i trasalimenti del cuore.

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Cosa ne penso^^..

L'ultima volta che avevo letto qualcosa di questa autrice, era il lontano 2012, quando in Italia era uscito l'ultimo libro della saga di Fallen, che con il tempo si è rivelata tra le mie preferite. Così, ho voluto immergermi un'altra volta tra le pagine di questa autrice. Ne sono rimasta contenta come la prima volta? Ve lo dirò tra un po'..

La storia è ambientata a Venezia, nell'era di quei bellissimi costumi e maschere, che ne fanno da scenario. Perfetti per Mino e Violetta, i protagonisti italiani, scritti dalla bravissima Lauren Kate: Letta e Mino, due anime perdute senza una famiglia, vivono in un'era dove niente è semplice; neanche far ascoltare la loro più grande passione con serenità: la musica. E devo ammettere che pensavo fosse stato il punto focale di questa storia. Un po' mi sbagliavo, perché ciò che caratterizza questo romanzo storico, è senz'altro, sì l'amore per la musica, ma c'è molto di più. Non l'ho trovata una lettura per ragazzi, è più matura, più forte. Dove si mette in discussione l'abbandono, il non voler essere genitori perché la musica potrebbe deridere, compromettere la vita di ogni cantante o musicista, per un'orfana nella Venezia del 1725. Letta e Mino si conoscono nel tetto dell'ospedale, ovvero la Chiesa degli Incurabili, il luogo di culto più famoso della città. Il suo scopo è quello di educare le trovatelle alla musica. Ma ovviamente, maschi e femmine, non possono convivere sotto lo stesso tetto.

Mino è un violinista, ma all'interno dell'Ospedale, i ragazzi imparano i lavori manuali, Violetta è una cantante dalla voce da lirica, ed è proprio stando in quella soffitta che possono sprigionare le note della loro musica, senza divieti, senza dare conto a qualcuno. Perché per gli Incurabili, la vita in ospedale non è per nulla semplice. Ed è per questo che molte volte Letta decide di scappare via, per assaporare la vera bellezza di una delle città più belle d'Italia. Ma quando Mino, con un lavoro ed una casa, dichiara il suo amore a Letta, tutto cambia. Violetta non vuole creare una famiglia, non si sente pronta a mettere al mondo un bambino nella realtà in cui vive e, dovrebbe smettere di cantare, per avere qualcuno accanto. Non è disposta a rinunciare al suo sogno. Cosa che Mino, invece, era ben più che disposto a sacrificare, perché per lui, niente era più importante di avere accanto colei che gli facesse battere il cuore. Così, dal rifiuto che non riesce ad accettare, Mino perde tutto.

Mentre Letta, continua a suonare nel coro, e le sue fughe notturne diventano molto più frequenti, indossando maschere e abiti per non farsi riconoscere, si imbatte in un locale dove incanterà tutti con la sua voce. I due protagonisti, con il passare degli anni compiono scelte differenti, non si incontreranno più, ma nei loro cuori ci sarà sempre spazio per l'uno e per l'altra. E proprio a metà libro, la storia inizia a piacermi, perché nonostante le strade difficili, la fame, la povertà, la sofferenza, basta un unico oggetto per riavvicinarli, per capire che anche se il tempo passa e tutto non va secondo i piani, c'è sempre una scintilla che rimette insieme i cuori spezzati. Cuori infranti dall'abbandono dei genitori. Ciò comporterà alla scoperta della verità di uno dei due personaggi, e di come due metà di un ciondolo, possano rivelare la più terribile realtà, ma allo stesso tempo portare gioia in questa giovane coppia.

Un altro punto importante è proprio la metà di questo ciondolo, che Mino indossa da quando la madre l'ha lasciato nella ruota dell'Ospedale, e l'opale nero che porta Letta, un riconoscimento per le sue serate al locale, dove una volta a settimana canta. Sono due oggetti all'apparenza innocui, eppure, hanno avuto il potere di rivelare più di ciò che potevano fare solamente indossandoli, perché essi sono collegati tra loro in un modo davvero curioso. Ed è bello come un ciondolo possa riunire, seppur nello sconforto, i due protagonisti.

L'opale perduto è stata una lettura quiete. Non posso dire che sia tra i miei libri preferiti perché, personalmente, mi aspettavo un qualcosa in più, ecco, quella cosa che mi facesse dire: "WOW, cavolo". Ho comunque apprezzato questo libro; non sono solita leggere romanzi storici, ma con Lauren Kate, che di viaggi nel tempo ne sa qualcosa, mi ha fatto vivere in una epoca di cui non ne sapevo quasi nulla. I romanzi storici sono belli proprio perché ti catapultano in un mondo dove tu non hai mai vissuto, ma puoi farlo attraverso i libri.

Perciò assegno:


🌟🌟🌟


A voi piacciono i romanzi storici? 😊 Nonostante il mio piccolo appunto negativo, ve lo consiglio, perché non c'è niente di meglio che stare comodamente seduti a leggere, ed essere da tutt'altra parte 😊😁

Buona giornata librosa e al prossimo post 😊😁💜✨🌷📚🌸

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